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esperienze di viaggi
Viaggio in Provence....
- Esperienza di Lux -
23-11-2012

Sono nata a Salon de Provence e anche se ora vivo a Roma da tanti anni le memorie della mia terra che fa parte della Linguadoca, terra dei catari e sempre stata viva dentro di me.

Ho percorso spesso a piedi con una nuovo consapevolezza la linguadoca della “Provence” alla Haute Garonne. Questa mia terra d'origine circa 800 anni fa è stata testimone di un genocidio organizzato dalla chiesa con il papa Alessandro II per sbarazzarsi degli eretici catari chiamati anche Albigesi e dal re di Francia Filippo II con lo scopo di annettere la ricca contea di Tolosa e tanti altri feudi.

Questi catari erano armonicamente inseriti nella popolazione cattolica, ed ebrea, insomma una terra dove si andava d'accordo malgrado le differenze religiose. Questa libertà di pensiero aveva permesso alla comunità ebraica di mettere per iscritto la caballah. L'eresia catara dichiarava di credere in un dio buono (quello del Nuovo Testamento) un dio cattivo (il sempre iroso e vendicativo Yahveh).

Jesus era sceso su questo mondo satanico per essere il mediatore tra il dio buono e gli uomini. Satana aveva cercato di farlo perire da qui la passione e la crocifissione, Satana era il creatore dell'impuro mondo materiale. Gli Albigesi non riconoscevano nessun sacramento della chiesa romana e neanche il crocifisso come simbolo, per loro la chiesa era “la grande meretrice di babilonia” ovviamente il papa non gradiva.

La spesso crudele dittatura spirituale del Vaticano non si doveva smentire e il Guzman detto “San Domenico” fu esortato dal papa a creare nel 1189 la Santa Inquisizione per rimettere in riga nei roghi questi eretici impertinenti.

La Santa Romana Chiesa era l'erede grazie a Costantino dell'Impero Romano agonizzante. Qui i romani avevano ereditato il gusto del potere, dei possedimenti, del lusso e della spietatezza, tutto questo ben nascosto dietro una cortina fumogena di fede, carità, santità e di amore per il prossimo (solo quello che la pensavano come loro) e tutt'ora è imbastita da tanti dogmi discutibili tipo l'infallibilità papale, grazie a queste menate papi come i Borgia saranno in Paradiso con Jesus perchè non “fallivano” mai nel crimine e nella crapula e sono contenta che vedano premiati per le belle recite che imponevano al popolo dei credenti- l'arte è l'arte bisogna inchinarsi!

Dunque all'inizio del 1200 abbiamo da una parte un Vaticano corrotto che praticava diligentemente ciò che proibiva ai suoi fedeli e dall'altra parte i catari. La gran massa di loro si poteva sposare, lavorare per avere beni personali ma con un tacito accordo di aiutare anche l'eutanasia, uomini e donne avevano gli stessi diritti. Poi c'erano i “Perfetti” militanti erranti chiamati “Buon uomini” si spostavano sempre in due come i testimoni di Geova, digiunavano, non potevano fare sesso, erano vegetariani, magri, austeri, venerabili.

Questa comunità voleva riproporre il Vangelo di Cristo.  Ai preti cattolici questo faceva molto rodere la tonaca, perchè la popolazione si lamentava del loro comportamento spesso estremo a uomini di Dio. Certamente c'erano eccezioni ma come dicono a Napoli il pesce puzza dalla capa perchè il potere ottenebra spesso le meningi anche di chi lo usa in nome di Dio o del proletariato!!

E così il numero dei catari aumentava sempre:: un buon esempio e meglio di un lungo discorso. I Perfetti davano ai fedeli in punto di morte il consolamentum con imposizioni delle mani temevano che fino alla fine ci fosse il rischio di andare all'inferno. Al contrario la chiesa cattolica insegna a seguire alla lettera tutti i sacramenti e grazie alla morte e alla crocifissione di Jesus abbiamo una certezza di resurrezione e sicuramente questa trovata meravigliosa ha permesso a un criminale della banda della Magliana di aggiudicarsi un sepolcro consacrato in una bella cappella del Vaticano, aveva non ci sono dubbi, seguito l'iter dei sacramenti alla perfezione. In breve sul pianeta Santa Chiesa Romana basta organizzarsi e possiamo tranquillamente fare i nostri comodi in questo mondo e forse, con un estrema unzione di 1 milione di dollari anche quell'altro.

Mi è giunta la notizia che un passo del Vangelo sta per essere cancellato ed è quello in cui Jesus dice “Date a Cesare quel che è di Cesare”. Come la chiesa non paga le tasse, si sente la coda di paglia e sicuramente è questione di tempo ma pure in questi versetti antipatici verranno tolti (cesare è il nuovo nome dello stato italiano). Ho sempre pensato che ognuno di noi ha diritto di vedere Dio come gli pare senza che tu venga cotto come una bistecca, la chiesa è uno stato totalitarista e si comporta come tale.

Nel 1244 a Monsegur una fila di Catari scesero dal castello assediato per arrendersi dopo quasi un anno di resistenza. 250 persone circa furono direttamente portate sul rogo, il loro vescovo le guidava, cantavano tutti.

Penso che gli inquisitori Domenicani e Francescani hanno passato un ottima giornata con questo ricco barbecue. Si sa i monaci non potevano sempre essere intrattenuti con la sola preghiera e, al fumo certe volte preferivano l'arrosto.

Nella bella città di Beziers parlando con persone che spesso riproducevano treatralmente la storia del massacro della popolazione della loro città per mano dei crociati, ho sentito che sotto la cenere dei roghi c'è una memoria che chiede di non essere dimenticata ne archiviata. Fu in queste città che il legato del papa pronunciò queste famose parole “uccideteli tutti Dio riconoscerà i suoi”, certi storici dicono che non furono mai dette; ma quella strage compiuta indicava la totale volontà dei crociati, dei preti, monaci e vescovi chiamati a compiere un massacro dove l'unica volontà era quella dell'uomo e non certo di Dio.

Nella chiesa di Santa Maria Maddalena furono uccisi quasi solo donne e bambini e nella Cattedrale bruciarono vivi gente di ogni fede. Fuori dalla chiesa combattevano crociati contro cavalieri occitani in gran parte cattolici ma che difendevano la popolazione al di là del loro credo religioso.

Simon de Monfort comandante dei crociati e uomo del re di Francia era spietato pure se coraggioso dopo la distruzione totale di Beziers si parla di circa 20.000 persone, il prode guerriero guidò la sue truppe al piccolo feudo di Bran il vecchio signore del castello di Bran difese con coraggio il suo feudo la gente cominciò a fuggire piuttosto che arrenderesi sapevano di Beziers, furono inseguiti, circa 150 persone furono catturate, il comandante ordinò di accecarli e tagliargli il naso, a un solo uomo gli lasciarono un occhio per poter guidare una lunga fila di ciechi verso qualche parente superstite.

Nel piccolo museo dove è raccontata questa storia mi scendevano le lacrime sentivo un dolore acuto per queste nefandezze e mi chiedevo a quale Dio ci si rivolge per compiere simili orrori.

Poi ho pensato che nella nostra mente genetica dove le infinite memorie dei nostri avi parlano dentro di noi. Queste voci possono essere sia gli inquisitori che gli inquisiti, le vittime e i carnefici, i santi e gli spietati, tutte queste voci sono la nostra doppia natura umana. Come unica soluzione ho dovuto concludere che il perdono era, la forma più alta di speranza per un mondo migliore. Trovare la forza di interrompere le catene della vendetta era rompere il filo dell'involuzione.

 

Ho camminato tanto percorrendo le strade verso il castelli distrutti in questa stupenda natura. Ho sentito sussurrare poesie, canti, preghiere e tutte le speranze cancellate dei miei fratelli occitani. Questa terra è stata violentata per 40 anni come ancora vengono violentate tante terre e popolazioni su questo pianeta. Forse è ora di tenere accesi i nostri neuroni e la nostra coscienza. Non possiamo più permettere che certe persone ci guidino verso il caos. St Luigi dei Francesi, re dopo Filippo II fu fatto santo perchè fu in grado di uccidere o far uccidere tanti eretici e tanti musulmani nelle sue crociate in linguadoca e in terra santa per il prezzo della nostra arroganza in terra santa gli infedeli, siamo noi, abbiamo trasformato e tradito un messaggio di pace di Jesus in guerre e massacri. Il papa Celestino V prima del suo grande rifiuto (si mormora che fu costretto a farlo) organizzò a Santa Maria di Collemaggio a l'Aquila, un interessante cerimonia guidata non da religiosi ma dal Sindaco della città, si chiama la Perdonanza. Ogni anno, alla fine di agosto, questa cerimonia spirituale gestita da laici permette a chi sente, di perdonare col cuore, sia le offese fatte che quelle ricevute.

So in prima persona la difficoltà di lasciare andare dentro di noi l'odio, la rabbia, i pregiudizi, la vendetta, ma possiamo lottare per trasformare noi stessi con volontà e determinazione e dove c'è buio dire: “voglio portare la luce della coscienza, della protesta, dell'informazione e anche della compassione.”

 

Morale del viaggio

Capire la sacralità della vita, rispettare il prossimo, amare la giustizia e la verità ricordarsi di essere un eretica senza religione, ma capace di rispettarle tutte, al di là delle critiche che si possono fare su di loro e sul loro comportamento.

 





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